Oggi voglio raccontarvi una storia, una storia triste, che almeno una volta nella vita di un toelettatore ha dovuto affrontare.
Non prendetevi in giro, tutti e dico proprio tutti almeno una volta abbiamo ricevuto la seguente telefonata…. E tu, caro il mio collega, non ne sei immune.
Cliente: Si pronto buongiorno, vorrei prenotare per il mio piccolo cagnolino, c’è posto?
Toelettatore: Salve signora, che razze è ? Di che tipo di trattamento ha bisogno il suo fido compagno?
Cliente: Guardi è un cucciolo veramente amorevole, è piccolino lui, tutto sbaciucchioso. Non ricordo il nome della razza ma è piccolino con il musetto schiacciato…..
Toelettatore: Bene signora sarà mica un Carlino???
Cliente: Si si è proprio lui…
All’appuntamento, naturalmente, si presenta con un Alaskan Malamute.
FINE DELLA STORIA TRISTE!
Sono stato buono, ma ogni volta che approcciamo ad un nuovo cliente, mezzo telefono, è un vero e proprio terno al lotto.
I più navigati, hanno studiato una serie di domande da porre al nuovo cliente per carpirne i segreti, quello che non ci vuole dire. Con questa tecnica, anche io in passato, riuscivo a farmi una sorta d’idea sul lavoro che andrò ad affrontare. Tipo di cane, docilità, situazione pelo, condizioni psico-fisiche del soggetto ecc ecc.
Questo è un buon metodo per cercare di evitare il problema del carlino/Alaskan Malamute ma indubbiamente questa telefonata ha un costo in termini di tempo.
E’ pacifico naturalmente pensare che ognuno di noi abbia preventivato un budget per acquisire nuovi clienti, ma il costo di acquisizione e il lifetime value deve essere ridotto all’osso ( per restare sempre in gergo cinofilo 😀 ) e il primo taglio da fare, non per essere spilorci ma perché è un costo superfluo è proprio il tempo perso al telefono.
Sarò stato sfortunato io, ma di questi bugiardi cronici ne ho incontrati parecchi nella mia vita da toelettatore. Non dico tutti come il carlino che magicamente mi diventa un Alaskan Malamute ma tanti confondono la taglia piccola con la media il pelo ruvido con un pelo annodato ecc ecc.
Da quando ho deciso di implementare un sistema di gestione toelettatura totalmente automatizzato ma con approvazione manuale del cliente a 4 zampe di questi problemi non ne ho assolutamente più.
Un cliente prima di prenotare deve obbligatoriamente caricare l’anagrafica del proprio soggetto con tutti i dati che ci occorrono per un primo inquadramento, poi dovrà rispondere ad un breve questionario conoscitivo ed in fine dovrà caricare una foto del soggetto stesso.
In questo modo nessuno può mentire e/o prenotare servizi non consoni al proprio cane/gatto.
Ho risolto completamente il problema, e il mio prezioso tempo è stato recuperato.
Se anche tu hai di questo tipi di problemi, non ti resta che passare alla toelettatura 2.0. Non perdere altro tempo migliaia di toelettatori hanno risolto il proprio problema sfruttando un app di prenotazione.